Tipologie della Birra
e metodi di produzione

Dal Mondo della Birra

La birra è una delle prime bevande alcoliche prodotte dall’uomo; tracce ne sono state infatti trovate in recipienti che risalgono a circa 7.000 anni fa, in una zona all’interno dell’antica Persia, l’attuale Iran.

Essa è stata molto apprezzata sia dai Greci, sia dai Romani nel periodo monarchico; da quello repubblicano infatti il vino ha lentamente preso il sopravvento, relegando l’uso della birra agli schiavi ed ai barbari. Dobbiamo però aspettare il XVI secolo per avere una produzione di birra che esulasse dal consumo quotidiano e familiare, come avveniva nel Medioevo, e passasse alla fabbricazione simil-industriale prima e, alla fine del 1700 in piena rivoluzione industriale, a quella di serie. La birra che viene fatta all’interno delle mura domestiche non è quindi una novità, ma si riallaccia alla tradizione iniziale di questo prodotto.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/16/conoscere-birre-regole-doro-del-sommelier/326712/

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Homebrewing ed aspetti legali

Con il termine Homebrewing si intende molto genericamente la pratica di produrre birra all’interno delle proprie mura domestiche; essendo un prodotto alcolico, teoricamente questo sarebbe proibito ma il decreto legislativo numero 504 del 26 ottobre 1995 (Testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative) deroga al privato cittadino la possibilità di poter produrre birra in casa esclusivamente per usi personali; all’interno della sezione III (relativa alla Birra) nell’articolo 34, al comma 3 si definisce che “la birra prodotta da un privato e consumata dallo stesso produttore, dai suoi familiari e dai suoi ospiti è esente da accisa a condizione che tale produzione non formi oggetto di alcuna attività di vendita”.

I malti preparati

Un passo fondamentale per potersi cimentare nell’Homebrewing è quello delle prime esperienze nell’arte della produzione casalinga; questo deve essere fatto mediante appositi malti preparati che consentono una produzione di birra artigianale senza dover investire molto. Questi kit sono fondamentali per cominciare ad acquisire esperienza e per poter gestire al meglio alcune delle fasi di produzione, come ad esempio la fermentazione; sono formati da estratti luppolati ovvero gli estratti di mosto concentrato a cui vengono aggiunte sostanze che consentono l’amaricazione del prodotto.

Il Metodo All Grain

Il metodo All Grain è quello maggiormente complesso nell’ambito della produzione artigianale domestica in quanto sia i grani di malto d’orzo che il luppolo sono materie prime e possono essere scelte liberamente in termini di quantità e tipologia. Se si usano i grani base si può scegliere tra:
  • Pils;
  • Pale;
  • Vienna;
  • Monaco;
Mentre esistono svariate tipologie di grani speciali che danno al prodotto finale specifiche proprietà.
Leggi anche: Tipi di malti: Pilsner, Pale Ale, Vienna, Weizen e Monaco
Essendo questo un metodo evoluto rispetto ai precedenti, anche il materiale da utilizzare dovrà essere all’altezza; per prima cosa le pentole, capienti, dovranno essere due. La prima serve per la produzione del mosto e la seconda per la bollitura dello stesso ed in seconda battuta un sistema di filtraggio che consenta la separazione perfetta dai residui (trebbie) dal mosto. Bisogna avere poi un mulino per macinare i grani di malto in parti non troppo fini per poi immergerli in acqua con un rapporto di circa 3 a 1 (3 litri di acqua per ogni chilo di malto). Il preparato viene quindi messo nella prima pentola per la cottura iniziale del mosto, al termine della quale viene raffreddato, filtrato una prima volta e messo direttamente ad ebollizione (seconda pentola) ad una temperatura diversa da quella precedente ed a seconda del grado raggiunto il prodotto potrà essere più o meno dolce. Dopo aver lasciato in infusione e controllato che tutti gli amidi del malto si siano trasformati in zuccheri (mediante un apposito test), si filtrano nuovamente i grani e si procede alla bollitura del mosto come visto nella procedura Estratto + Grani.

Tipologie di birra

Le tipologie di birra sono moltissime, vista la sua storia e la sua diffusione nel mondo; esistono tuttavia 2 macro tipologie da cui derivano tutte le altre: Lager ed Ale. Le prime sono a bassa fermentazione ed hanno un tasso alcolico non elevato, le seconde sono invece ad alta fermentazione ed hanno gradazioni importanti. Proprio in virtù della loro produzione, le Lager dovrebbero essere servite a temperature molto basse (intorno ai 4 C°) mentre la temperatura delle Ale non dovrebbe mai superare i 10C°. Le birre Lager hanno un profilo aromatico delicato ed il loro sapore non è particolarmente marcato; proprio per questa sua caratteristica di uniformità le birre Lager sono molto adatte alla produzione industriale su larga scala. Gradevoli da sorseggiare anche durante i pasti in abbinamento con fritture di pesce, formaggi freschi ed a corpo molle, salumi magri, risotto, arrosto (se scura), salmone e carni bianche. Le ale hanno invece sentori fruttati, dolci e speziati ed in qualche caso tendente all’acido e la schiuma è abbondante e persistente. Si associano con gli antipasti in genere, formaggi dolci, pollo o selvaggina, roastbeef e bistecca. Per ogni birra c’è un bicchiere. Quelle più delicate (Pils o Weiss) vengono servite in boccali stretti affinché la schiuma ne protegga il gusto. Invece per quelle più elaborate (Dubbel o Quadrupel) ci sono bicchieri ampi per poter percepire tutti gli aromi.
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